Pensieri in libertà di un Presidente di Consiglio d'Istituto



Ho ricevuto questa mail da Gian Paolo Papini scritta subito dopo il CoderDojo tenuto presso la scuola elementare Rubri di Imola (come scritto in questo post) e non posso non condividerla con il mondo. :)

Grazie a te Gian Paolo e a tutti quelli che ci hanno aiutato. Queste parole e i ringraziamenti di genitori e bambini ci ripagano di tutto lo "sbattimento" iniziale che anche tu hai dovuto sopportare ;)


Pensieri in libertà di un Presidente di Consiglio d'Istituto

28 febbraio, sabato sera.

Il Coder Dojo è appena finito... i piedi mi friggono e ho la testa che sembra un melone.

Finalmente l'abbiamo fatto ed è riuscito benissimo. Ripenso a quando mia moglie mi segnalò le attività extralavorative del system manager dell'ente in cui lavora. Fu così che entrai in contatto col signor Simone Bacciglieri e la sua associazione alcuni mesi fa: contattammo subito la dirigente, la quale si dichiarò molto entusiasta della nostra proposta di laboratori di informatica all'interno della scuola in orari extrascolastici.

Gli scopi formativi di Erlug - Emilia Romagna Linux User Group


discendono direttamente dalle istanze di libera trasmissione della conoscenza informatica che fin dagli anni 70 son state portate avanti da figure come Richard Stallman o Linus Torvalds... Date un'occhiata su Wikipedia alle loro biografie:



(meglio ancora se lo fate nelle version inglesi, molto più particolareggiate).

Il loro spirito era in perfetta consonanza con le linee guida del Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto Cappuccini, specialmente laddove queste promuovevano con forza lo sviluppo di "attività extracurriculari di eccellenza".

Ho subito coinvolto Fiorella... la conoscete... è stato come scatenare un tornado... ha propagato il progetto alle altre scuole dell'istituto.

Tante parole... Un'organizzazione dell'evento che sembrava un parto. Tante parole...

Oggi le avevo dimenticate tutte... Un Coder Dojo delle dimensioni del nostro non era mai stato fatto prima. Dieci, dodici studenti al massimo era ldimensione di una classe per l'esercitazione. Ma quando Libera-mente Insieme ha distribuito i volantini durante gli incontri dei genitori a scuola, vedevo gente che già mandava freneticamente l'adesione direttamente dallo smartphone... dopo due ore, il 70% di quelli che avevano chiamato erano già fuori graduatoria.
Non si può dire che non vi interessasse... :)
Simone subito dichiarò che non c'era problema... avrebbero raddoppiato le esercitazioni...

Guardavo stamattina con preoccupazione l'aula extra che dovevamo cablare... Contavo e ricontavo i cavi e le ciabatte, calcolavo le prese, come stenderle perché i bambini non si intralciassero, non si fulminassero... come incerottare i cavi col nastro americano di modo da non lasciare l'aula in uno stato di massacro alla fine della lezione.

I ragazzi del Coder Dojo, una volta finita l'esercitazione con i bambini della Rubri, sono venuti subito a darmi una mano ed in dieci minuti era tutto fatto.
A mezziogiorno e mezza sono mandati a mangiare ed io sono rimasto a presidiare i locali della Rubri di cui avevo la responsabilità.

Arrivano i genitori e i bambini, puntualissimi... Fiorella mi mette sotto il naso la lista dei presenti da smistare nell'aula cablata... Font corpo 10 e non ho manco gli occhiali adatti... Devono scrivere su una targhetta il loro nome ed appiccicarlo al computer, così che non si incasinino. Le password... sto cercando di trattenere un attimo i genitori perché gli digitino le password....
"Signore... guarda che le conosciamo le nostre password per entrare..." (sottinteso ma chiarissimo: "Cosa credi che siamo nati ieri?")
"Signore... Signore... sei sicuro di avere attaccato il mio computer alla corrente?
qui mi dice... guarda... non è in carica..."
"Hai ragione... la presa non era attaccata bene..."

Ma di che sto a preoccuparmi? Questi sono avanti alle mie preoccupazioni di molti neuroni.

Assisto al corso molto più rilassato, girando ora in un'aula, ora nell'altra.
Tramite un ambiente di sviluppo rapido puramente visuale e iconico imparano le strutture basi della programmazione. Anche se non glieli presentano così riconosco i cicli FOR, gli IF condizionali, i diagrammi di flusso del mio mestiere di programmatore.
Per muovere gli sprite sullo schermo, Simone e Serena gli spiegano in quattro e quattr'otto gli assi cartesiani e i numeri negativi... roba non da elementari, ma nessuno dei bambini, neanche i più piccoli, ha problemi... e il gioco dello squash con le palle buone e le palle cattive prende forma...
Un bambino di quinta mi chiama: "Guarda cosa ho fatto... ti piace? Ho cambiato lo sprite del pad che deve prendere le palle..."
Un granchione è pronto a fare il portiere...
"Sai ... è Crab... mi sembrava molto adatto in questa situazione..."

Le ore passano e io li guardo allibito... Hanno fatto tre ore di lezione la mattina... alla fine ne faranno altre tre il pomeriggio...
Nessuno alza il sedere dalla sedia se non nei 10 minuti di pausa a metà, poi tornano in aula e giù ancora...

Vociferano... ma non è caos... è produzione: chi chiede agli assistenti una mano, chi domanda opzioni supplementari agli istruttori.
I più grandi si aiutano patentemente tra di loro o si scambiano opinioni sulla customizzazione del gioco.
Poi salvano in chiavetta i loro sforzi.

Li vedo uscire, soddisfatti in volto. Vedo le vostre facce quando Simone Bacciglieri vi parla. Non ci credete vero? Per tutto questo non si paga nulla.
Fiorella mi dice poi che c'è stato comunque chi ha voluto lasciare un'offerta all'associazione genitori: in questa epoca di contabilità spinta facciamo fatica a percepire che ci sono cose che non devono costare soldi. L'educazione dei nostri figli prima di tutto.

Vedo le vostre facce, le vedo tuttora che sto scrivendo a ore di distanza. Oggi sono contento di essere il Presidente del Consiglio di Istituto della nostra scuola. Di una scuola in cui sono arrivato per caso, di una scuola che in molte cose è di molto superiore alla media, di una scuola che cerca ancora di crescere e non si ferma.
Aiutiamola la nostra scuola, aiuteremo noi stessi e i nostri bambini.
Nel mio piccolo cercherò di continuare a collaborare allo sviluppo dell'Istituto e ad organizzare altre attività come quella che avete visto oggi.
Solo... aiutatemi... senza di voi io non sono nulla.


Gian Paolo Papini

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