Ciao a tutti è da un po' che non mi faccio viva, ma ci sono e sto combinando un sacco di belle cose, o almeno per me lo sono!
Negli ultimi due mesi, oltre che dai coderdojo volti al software libero (al fianco di Simone) e dalle gare di pattinaggio delle bimbe a cui insegno (dove trascino Simone), sono stata presa dalla rassegna "Fisica in cucina" al FisicLab. Diciamo che mi sono trovata una bella scusa per fare un sacco di esperimenti, culinari e non, che volevo fare da un sacco di tempo. ;-)
La prima puntata era dedicata ai metodi di cottura ed è stato un approfondimento della serata alla farmacia di Castel Maggiore ponendo l'accento sulla Fisica.
Ci siamo soffermati parecchio sul microonde e per poco non ci ho fatto esplodere dentro il telefono di Simone! Infatti per vedere se il vostro microonde è ben schermato potete mettere al suo interno un cellulare e provare a chiamarlo con un altro. Il microonde ovviamente va tenuto spento e se è ben schermato e messo a terra, il telefono all'interno dovrebbe risultare irraggiungibile.
Poi abbiamo fatto una cosa golosissima per vedere i punti in cui si concentrano le onde all'interno del forno: al posto del piatto girevole abbiamo messo un vassoio fisso pieno di marshmallow e li abbiamo scaldati. I marshmallow in corrispondenza degli "hotspot" si sono scaldati e gonfiati tantissimo, mentre gli altri sono rimasti quasi freddi, ovviamente per amore della scienza abbiamo dovuto assaggiarli! :-P Pre approfondire vi consiglio questo post sul blog di Dario Bressanini
La seconda sera era dedicata all'energia contenuta nei cibi e ai processi che avvengono nel nostro corpo. Per calcolare l'energia sviluppata dal fruttosio (zuccheri), dall'olio di arachidi (grassi) e dall'albume dell'uovo essiccato (proteine) abbiamo usato un calorimetro autocostruito. (Autocostruito è una parola grossa: in realtà bisogna ringraziare Tonino Setti che, da un thermos e un tappo di legno che gli ho procurato, ha creato la camera di combustione, il rubinetto per l'ossigeno, il mescolatore e continua a fare un sacco di migliorie!)
Abbiamo ragionato sul funzionamento della moka e sulle buone norme per un buon caffè, ma il bello è che mentre mi preparavo per la serata del 9/4/15 ho sentito un forte legame con Bressanini che esattamente 2 giorni prima ha fatto questo post la-scienza-del-caffe-con-la-moka!!
Per vedere quanto zucchero è contenuto in 2 litri di coca, l'ho fatta bollire praticamente per una mattinata intera così da far evaporare quasi tutta l'acqua e il risultato è stato per me sconvolgente!!
Poi dalla panna ho fatto il burro fresco, una libidine... e abbiamo fatto anche la ricotta senza caglio, utilizzando al suo posto il succo di limone (coagulazione acida della caseina). Insomma un sacco di paciughi!
Credo si sia creato un bel gruppo, complice forse il rinfreschino alla fine di ogni serata che concilia le chiacchere! Qui sotto abbiamo una diapositiva della mamma che prepara il rinfreschino, notate la mortadella!
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